Trinità del gesto è un itinerario poetico ispirato dal fenomeno del perdono.
Qui la parola gettata nel mondo, protagonista della raccolta precedente Lettere al Senza Nome, è frantumata e rigenerata, per poi ricrearsi e ricomporsi fino a diventare parola gesto (il poeta “viator”), parola metafora (i luoghi da esplorare), parola verità (lo scopo del viaggio).
Si ricerca il superamento della poesia in quanto mera rappresentazione di verità aliene da essa, in favore della poesia come viatico rivelativo di una verità co-generata nell’occasione del gesto poetico reso noto al mondo.